Morbelli (1853 – 1919) in mostra alla GAM di Milano

All Galleria d’Arte Moderna di Milano una mostra dedicata ad Angelo Morbelli

 

Alla GAM di Milano Morbelli in mostra

Milano – GAM – Galleria d’arte Moderna
Via Palestro,16

15 marzo – 16 giugno 2019

 

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Angelo Morbelli

A cento anni dalla sua morte, Milano ricorda Angelo Morbelli uno dei massimi protagonisti della pittura europea del XIX secolo, protagonista dello sviluppo del Divisionismo e del Simbolismo il cui percorso artistico ha contribuito in modo rilevante al processo di trasformazione ed evoluzione della pittura italiana dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento.

Accanto ai dipinti della collezione GAM sono esposte opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali, in una messa a confronto con i suoi contemporanei, a partire da Pelizza da Volpedo e Segantini, fino alle prime esperienze futuriste di Umberto Boccioni.

L’applicazione alla tecnica divisionista assorbe il pittore con un rigore quasi maniacale tanto da fargli dire “l’affare dei puntini è per me un esercizio pratico, come le scale del pianoforte. Il ridicolo cui i colleghi affettano schiacciare i puntini, mi assomiglia un po’ quello dei padroni dei velieri contro i primi tentativi delle barche a vapore, parendo loro impossibile che un tubo potesse far tanto! La cosa è da noi prevista; ma non farà deviare un etto dal cammino prescelto chi ha la schiena forte! Intanto si vengono ad avere dei risultati maggiori: aria, luce, illusione dei piani e dei toni!”.

 

Orari: da martedì a domenica 9.00 – 17.30
Lunedì chiuso

 

Info:

Telefono 02 884.459.43

E-mail: c.gam@comune.milano.it

Sito web: https://www.comune.milano.it/

Giorgio de Chirico: ritorno al futuro alla GAM di Torino

Torino ospita dal 18 aprile al 23 agosto 2019 Giorgio de Chirico e il “ritorno al futuro”

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Giorgio de Chirico

Torino – GAM – Galleria d’Arte Moderna
Via Magenta 31

18 aprile – 23 agosto 2019

Una settantina di opere che illustrano il dialogo tra la pittura del maestro della Metafisica e gli artisti contemporanei, dagli anni ’70 e fino ad arrivare agli anni della Pop art.

La Metafisica è uno dei grandi contributi all’arte europea proveniente dall’Italia ed in particolare da Giorgio De Chirico che già dal 1911 aveva cominciato a sviluppare a Parigi , ove visse con la madre fino al 1915, un linguaggio autonomo, inventando ed elaborando con straordinaria fantasia temi di misteriosa magia poetica, visioni architettoniche, piazze d’Italia, statue solitarie, oggetti assurdamente avvicinati, le atmosfere magiche della pittura Metafisica,che diviene però movimento dichiarato solo nel 1917 a seguito dell’incontro con Carlo Carrà, quest’ultimo proveniente dalle file del futurismo.

Nella pittura metafisica tutto sembra fermo e senza tempo, le cose e gli spazi sembrano pietrificati per sempre, ovunque regna il silenzio più assoluto.

Le scene urbane, che sono protagoniste indiscusse di questi quadri, hanno un aspetto dilatato e vuoto, in cui la vita è totalmente assente.

Le rappresentazioni di De Chirico superano la realtà, andando in qualche modo «oltre». Ci mostrano una nuova dimensione del reale. Da ciò la definizione del termine «Metafisica».

Orari: da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00.
Lunedì chiuso
Info: gam@fondazionetorinomusei.it

Lessico femminile. Le donne tra impegno e talento 1861-1926 7 marzo – 26 maggio 2019

L’impegno e il talento delle donne tra il 1861 e il 1926

Firenze – Palazzo PITTI

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Giuseppe de Nittis

Galleria d’arte moderna, Sala del Fiorino – Piazza dei Pitti, 1

7 marzo – 26 maggio 2019

La mostra si pone l’obiettivo di documentare la varietà dei talenti che hanno reso le donne interpreti della storia e del sapere, in settori diversi che vanno da quello più umile del lavoro dei campi fino a quello artistico-artigianale, letterario oppure scientifico, in un arco temporale che va dall’Unità d’Italia – 1861 (che coincide con il primo atto di iscrizione di lavoratrici alla Fratellanza Artigiana, sorta allora a Firenze e divenuta subito la più importante associazione operaia nel panorama nazionale, per numero di iscritti e ambizioni politiche), fino al 1926, allorché a Stoccolma Grazia Deledda, prima donna italiana, vinse il Premio Nobel per la letteratura, diventando il simbolo del riscatto femminile nella società.

Attraverso le opere d’arte esposte si delinea uno scenario suggestivo e, in parte, ancor oggi poco conosciuto dell’impegno femminile nel lavoro, con donne capaci di realizzare le proprie capacità professionali senza rinunciare alla casa e al ruolo familiare.

Orari: La mostra segue l’orario di apertura del museo ed è inclusa nel biglietto dei musei di Palazzo Pitti – da martedì a domenica 8.15- 18.50
Lunedì chiuso
Info: https://www.uffizi.it/palazzo-pitti/eventi