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Le ceramiche

Ceramica e maiolica interamente Made in Italy e dipinte a mano

 

La ceramica è una lavorazione antica e molto diffusa e ne esistono di differenti tipologie:

ceramiche a pasta compatta: gres e porcellane. Hanno una bassissima porosità, abbastanza impermeabili ai gas e liquidi e non si lasciano scalfire neanche da una punta d’acciaio
• ceramiche a pasta porosa: terraglie, le maioliche e le terrecotte, che si caratterizzano per avere una pasta tenera e assorbente, più facilmente scalfibile

Ma come si arriva alla realizzazione della ceramica?

Si parte dalla selezione e dalla preparazione del composto di partenza, l’argilla. Viene pulita dalle impurità attraverso la stagionatura e successivamente viene sciolta in acqua per la lavatura, che causa la dispersione dei sali solubili. Alla fine del processo viene ancora depurata per eliminare le restanti impurità e soprattutto per affinarla, eliminando le componenti più grossolane.

La fase successiva consiste nell’ impastare l’argilla per eliminare eventuali bolle d’aria rimaste e renderla compatta, onde evitare che si formino delle crepe nel prodotto finito. All’impasto si aggiunge, qualche volta, della “chamotte”, ovvero polvere ottenuta dalla macinazione della ceramica precedentemente cotta, con lo scopo soprattutto di rendere il prodotto resistente agli sbalzi repentini di calore. Questa fase viene eseguita soprattutto se si devono realizzare dei prodotti in ceramica Raku Giapponese e Americano a Fumo.

La modellazione dell’argilla può avvenire a mano mediante:

• modellazione a colombino
• a lastre
• al tornio
• allo stampo

Una volta realizzati i prodotti in argilla, si lasciano essiccare all’aria.
Dopo l’essicazione, i cui tempi possono essere variabili anche a seconda delle condizioni meteorologiche, l’argilla raggiunge lo stadio adatto ad essere incisa e decorata, che viene chiamato stadio della durezza cuoio: l’argilla è infatti già indurita, ma mantiene ancora una parte di plasticità. In questa fase è possibile applicare manici o decorazioni esterne a rilievo come riccioli, targhette, ecc.

Terminata la fase dell’essiccazione si procede con quella della cottura, che avviene in forni appositi, che possono raggiungere temperature elevate fino ad arrivare ai 1500° a seconda dei materiali utilizzati nel composto.
In questa fase l’argilla diventa biscotto o terracotta.

Una volta cotto, il prodotto può essere:
– decorato con colori sotto cristallina, specialmente se nella fase a durezza cuoio, si sono applicati gli ingobbi

– cristallinato

– tuffato o asperso tramite aerografo, nella cristallina o “vetrina”, che vetrificando in cottura, servirà a rendere più resistente ed impermeabile il manufatto.

La smaltatura è un processo che può avvenire in diversi modi:• smaltatura ad aerografo
• smaltatura per immersione
• pittura a smalto
• smaltatura a campana
• smaltatura elettrostatica

Si usano ad esempio smalti colorati, stesi a pennello e dati a campiture uniche, per la lavorazione detta “cuerda seca”.

Lo smalto per maiolica è composto da minerali già pronti, sciolti in acqua che renderà possibile la decorazione “sopra smalto” e renderà impermeabile il pezzo ad avvenuta cottura.

Dopo la smaltatura a maiolica, operazione apparentemente semplice ma che richiede abilità per far sì, che la quantità di smalto sia giusta ed omogenea su tutte le superfici, si passa alla decorazione.

I colori usati si ottengono con diversi ossidi metallici, terre ed minerali.

I colori o tonalità gialle, si ottengono con l’ossido di ferro; con l’ossido di cobalto, si ottengono gli azzurri; con l’ossido di manganese, le tonalità dei marroni. Con l’ossido di rame invece, si arriva alle tonalità verdi.

Smaltato il prodotto si procede con la decorazione, che può avvenire usando:
– cristalline
– smalti

I tempi per la cottura della ceramica sono diversi in relazione anche alle condizioni del tempo: giornate umide e piovose rendono ancora più lunga questa fase.
Generalmente, però, la durata da quando i prodotti vengono infornati, a quando vengono estratti dal forno, è all’incirca di 3 giorni.
I manufatti vengono inseriti nel forno che raggiunge lentamente la temperatura correttamente impostata e altrettanto lentamente diminuisce fino ad arrivare allo spegnimento del forno e una volta giunto a circa 50°, si può aprire per estrarre i prodotti cotti.