MARIO DE BIASI. FOTOGRAFIE 1947-2003

A Venezia una mostra retrospettiva di Mario De Biasi, uno dei più stimati fotografi e fotoreporter, padre del fotogiornalismo italiano

MARIO DE BIASI. FOTOGRAFIE 1947-2003

 

  • VENEZIA – Tre Oci  (Isola della Giudecca)
  • Dal 12 marzo al 31 luglio 2021
  • Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito

 

Negli ultimi anni la Casa dei Tre Oci nell’isola della Giudecca a Venezia è riconosciuta come casa della fotografia, per la qualità e il valore scientifico, storico e critico che hanno contraddistinto tutte le mostre presentate in questa singolarissima casa veneziana.

Dal 12 marzo gli spazi del palazzo affacciato sul canale della Giudecca, ma con incredibile vista su piazza San Marco, tra l’isola di san Giorgio Maggiore e Punta della Dogana, ospiterà la mostra dedicata a uno dei più importanti fotografi italiani, padre del fotogiornalismo, Mario De Biasi (Sois, Belluno, 1923 – Milano, 2013).

Straordinari eventi storici, viaggi esotici, personaggi famosi e volti anonimi, momenti di intima quotidianità come i baci e le pause pranzo scattati da Londra a Parigi, da Roma a Vienna, dalla Tailandia al Brasile.

Sono questi alcuni dei temi della grande retrospettiva che ripercorre la carriera dell’autore con circa 250 fotografie, metà delle quali inedite!

La mostra è il risultato di una lunga collaborazione tra la casa dei Tre Oci e l’Archivio de Biasi e di una ricerca all’interno di questo archivio che ha permesso di identificare e selezionare per la mostra molte foto inedite.

Con 216 fotografie esposte questa mostra risponde alla necessità per chi ama la fotografia di riscoprire il talento di Mario De Biasi in tutte le sue sfaccettature.

Il fotoamatore neorealista, il fotoreporter di Epoca, il testimone della storia, il ritrattista di celebrità, l’esploratore di mondi vicini e lontani, l’artista visuale, l’interprete di madre natura, il disegnatore compulsivo e creativo.

Una mostra che oltre al valore artistico delle fotografie propone anche un ricco materiale documentario sulle esperienze di lavoro di De Biasi.

Saranno infatti esposti molti materiali, volumi, i numeri originali della rivista Epoca, quaderni.

Infine, due approfondimenti audiovisivi: l’intervista di Laura Leonelli in cui Mario De Biasi racconta la sua esperienza di fotografo e una proiezione di immagini, selezionata dalla figlia e responsabile dell’Archivio, Silvia De Biasi, con i servizi per la collana di Epoca intitolata Le meraviglie del mondo.

 

INFO

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 11.00 – 19. 00

INFO

  • TEL: +39 041 241 2332;
  • E-Mail: info@treoci.org
  • SITO WEB

XXX X MADAGASCAR – In support of “Stefano Project Onlus”

Una mostra collettiva organizzata con finalità umanitarie a favore del progetto di cooperazione in Africa di Stefano Project Onlus

XXX X MADAGASCAR – In support of “Stefano Project Onlus”

 

  • ROMA – Maja Arte Contemporanea
    via di Monserrato 30, 00186 Roma
  • Dal 10 marzo al 10 aprile 2021
  • Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito

 

La Galleria Maja di Roma propone una mostra collettiva che è dedicata a sostenere un progetto di solidarietà nella piccola isola di Nosy Komba, nel nord del Madagascar.

La mostra si ispira alle parole di Papa Francesco, in merito all’ambiente, contenute nell’enciclica Laudato si.

Con la volontà di prenderci cura gli uni degli altri e del creato la mostra intende sostenere il progetto dell’Associazione Stefano Project Onlus alla quale sarà devoluto l’intero ricavato della vendita.

La mostra nasce dall’incontro di un’artista Ria Lussi e di una gallerista Daina Maja Tito, che hanno coinvolto nel progetto colleghi artisti e colleghi galleristi.

Hanno aderito all’iniziativa gli artisti Enzo Ragazzini, Dirk Vogel, Enzo Barchi, Alessandro Valeri e la partecipazione generosa di tre artisti della galleria Pierre-Yves Le Duc, Angela Maria Piga e Anna Di Paola.

Le opere proposte hanno un carattere provocatorio, è presente infatti un gruppo di opere “erotiche”, che auspicabilmente risveglieranno le coscienze, dopo il lungo letargo invernale.

Enzo Ragazzini (Roma 1934), fotografo e artista che si esprime attraverso opere di ispirazione Optical, ha offerto due grandi porno-grafie.

Anna di Paola (Campobasso 1996) propone due cianografie di fanciulle silvestri.

Alessandro Valeri si esprime con installazione, fotografia, disegno, scrittura, video, pubblicità, pittura, scultura– con un’attenzione critica nei confronti della realtà che di volta in volta interroga e indaga e si propone con la serie “L’acrobata russa”

Pierre-Yves Le Duc , francese nato nel 1964, si presenta con il dipinto 9 muse, 9 Poeti

Angela Maria Piga, nata a Roma nel 1968 giunge all’arte visiva attraverso un percorso letterario e curatoriale e offre alcune sculture, come pure il romano Enzo Barchi del 1963.

Infine, sono presenti in mostra opere del fotografo Dirk Vogel e di Ria Lussi.

 

ORARI DI APERTURA

  • Da martedì a venerdì ore 15.30 – 19.30
  • Sabato ore 11.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
  • Altri orari su appuntamento

INFO

  • Tel: +39 06 68804621 / +39 338 5005483
  • info@majartecontemporanea.com
  • SITO WEB

Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century

“Silent Revolution…” è il primo atto di una collaborazione interessante tra due Istituzioni attente al valore del disegno: Menil Drawing Institute di Houston e Collezione Ramo di Milano

Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century

 

HOUSTON – Menil Drawing Institute

1533 Sul Ross Street
Houston, Texas 77006

Fino all’ 11 aprile 2021
(controllare preventivamente nel sito esattezza dei dati relativi a mostra, orari e condizioni di accesso)

 

La Menil Collection è un Campus d’arte e un museo che si estende per 30 acri nel cuore di Houston, in Texas fondato nel 1987 da Dominique de Menil.

L’edificio della galleria principale è stato progettato dall’architetto italiano Renzo Piano negli anni Ottanta del secolo scorso.

Il Museo è poi circondato da edifici museali aggiuntivi:

-Padiglione dedicato a Cy Tombly sempre su progetto di Renzo Piano del 1992

– Rihmond Hall con lavori di Dan Flavin

– Rotkho Chapel dedicata all’artista americano di origine russa.

Dal 14 novembre 2020 l’Istituto ospita una mostra “italiana” promossa dall’ambasciata italiana di Washington, con il consolato di Houston con la Collezione Ramo  di Milano.

La mostra Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century presenta una selezione di disegni dalla Collezione Ramo di Milano.

La Collezione Ramo – Il Disegno Nell’arte italiana Del Novecento ripercorre le tappe della storia dell’arte italiana a partire dal disegno, non solo inteso come mezzo preparatorio per la realizzazione di dipinti e sculture, ma, soprattutto come espressione primaria della ricerca artistica italiana. (www.collezioneramo.it)

A partire dal primo ‘900, la collezione segue le tracce su carta dei maggiori rappresentanti delle avanguardie storiche per documentare con lavori su carta l’evoluzione di ogni cifra stilistica.

La collezione raccoglie infatti non solo i capolavori da museo che rendono riconoscibile un artista, ma anche le piccole testimonianze aneddotiche, gli schizzi, gli appunti e i tentativi che hanno portato alla nascita di un segno poi divenuto riconoscibile.

Viene presentata una selezione di 70 disegni di Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Maria Lai, Carol Rama e altri., ai quali si aggiungono anche diversi disegni della collezione del Menil.

La mostra evidenzia il valore didattico per la storia dell’arte italiana del Novecento della collezione Ramo.

Per la maggior parte del XX secolo, infatti, l’Italia ha generato una serie continua di movimenti artistici rivoluzionari che hanno influenzato in modo significativo gli artisti internazionali.

Dal Futurismo allo Spazialismo, all’Arte Povera e oltre, la produzione artistica in Italia è stata caratterizzata da un alto livello di innovazione.

Questo spirito creativo e di ricerca continua si manifesta in modo significativo nel disegno, che ha dato agli artisti italiani la libertà di sperimentare una vasta gamma di materiali e tecniche e ha permesso loro di creare nuovi concetti e stili artistici.

I disegni sono quindi opere autonome a pieno titolo, strumento attraverso il quale gli artisti hanno affrontato temi diversi come la storia e il mito, il linguaggio, la soggettività, il corpo, la città moderna, lo spazio e l’astrazione.

La mostra di Houston è il primo atto della collaborazione tra due istituzioni particolarmente attente al valore dei lavori su carta, il Menil Drawing Institute e la Collezione Ramo.

 

ORARI DI APERTURA

Da mercoledì a domenica ore 11.00 – 19.00

INFO

SITO WEB

 

PAOLO GIOLI: Antologica/Analogica L’opera filmica e fotografica (1969–2019)

Paolo Gioli, fotografo impegnato in 50 anni di ricerca, che parte dalle origini dei media, per sperimentare nuovi percorsi e nuove potenzialità espressive di fotografie e film

PAOLO GIOLI: Antologica/Analogica L’opera filmica e fotografica (1969–2019)

 

LECCE – Museo Castromediano
Viale Gallipoli, 28

Dal 6 marzo al 9 maggio 2021
(Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito)

Il Museo Archeologico Provinciale “Sigismondo Castromediano”, con sede a Lecce, è il più antico della regione Puglia e fu fondato nel 1868 dal Duca di Cavallino, Sigismondo Castromediano, da cui appunto prende nome.

Il Palazzo che ospita il museo comprende, oltre all’antiquarium, al museo topografico e alla pinacoteca anche una sala con le opere degli artisti salentini contemporanei, tra cui Ciardo, Barbieri, Martinez, D’Andrea, Calò, per citarne alcuni.

Esiste inoltre spazio per l’arte contemporanea e per mostre temporanee.

Dal 6 marzo il museo riapre al pubblico dopo la pesante interruzione per la pandemia da Covid19.

Ad accogliere il pubblico sarà la prima di tre grandi mostre dedicate alla produzione filmica e fotografica di Paolo Gioli, programmate due in Puglia e una in Cina.

Pittore, fotografo e cineasta, Paolo Gioli , nato a Rovigo nel  1942, è uno degli artisti italiani più significativi degli ultimi decenni, soprattutto per la sua capacità di sperimentare in più campi, anche attraverso l’innovazione e la rielaborazione di dispositivi.

Nel lavoro di ricerca della definizione della sua estetica foto-filmica l’artista guarda indietro, alle molte sperimentazioni avvenute nel XIX secolo, quando la fotografia era ancora in via di sviluppo e il cinematografo doveva essere ancora inventato.

Gioli lavora in bilico tra immagine fissa e in movimento, ma riesce a far dialogare film e fotografia con risultati fertili e stimolanti.

La presenza nel titolo della mostra “Analogica”, che oggi indica il passato del mondo delle immagini rispetto al digitale, vuol essere quindi un rinvio alla natura fortemente artigianale, da archeologo dei media, presente in tutto il lavoro di Gioli.

La mostra è suddivisa in quattro sezioni (Natura Corpo Volto Medium) ed esporrà oltre cento opere di Gioli, quasi tutte polaroid, in alcuni casi trasferite su carta o seta serigrafica e alcuni film dell’artista.

Nello stesso periodo la mostra si estende anche a Palazzo Tupputi di Biseglie che presenterà la sezione Schermi-schermi, con tele serigrafiche realizzate negli anni Settanta

Poi dal 26 giugno la mostra in una versione più ampia si sposta in Cina al Three Shadows Photography Art Center di Pechino.

 

ORARI DI APERTURA

Orario normale Da martedì a domenica ore 09.00 – 20.00

Per gli orari in costanza di norme anticovid  si invita a contattare il museo prima di programmare la visita

 

INFO

Tel. +390832 373 572

E-Mail: museocastromediano.lecce@regione.puglia.it

Website: http://pugliamusei.it/item/museo-provinciale-sigismondo-castromediano-lecce/