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Blackout .The Darkside of Istanbul

Blackout .The Darkside of Istanbul

Nel 2021 il protagonista sarà il fotografo turco Coşkun Aşar con una selezione di scatti

Blackout .The Darkside of Istanbul

 

  • JESI – Palazzo   Bisaccioni, Piazza Colocci, 4
  • Fino al 30 novembre 2021 ( NB in costanza di pandemia orari e modalità di accesso sono condizionati dalle norme anticovid-19 vigenti nelle Marche. Controllare nel sito prima di programmare la visita)

 

La mostra è organizzata dalla Fondazione di origine bancaria Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

Da oltre 25, la Fondazione è impegnata nel sostegno, la promozione di progetti di utilità sociale legati ad arte e cultura e agisce in base al principio di sussidiarietà, che prevede non di sostituirsi, ma di affiancare le organizzazioni della società civile che operano per il bene pubblico.

Nella sede di Palazzo Bisaccioni oltre all’area museale ove sono esposte in modo permanente le opere d’arte della collezione della Fondazione, uno spazio è destinato a mostre temporanee attente in particolare alla contemporaneità.

Nel 2021 il protagonista sarà il fotografo turco Coşkun Aşar con una selezione di scatti della serie fotografica Blackout – The dark side of Istanbul che fanno parte dell’omonima pubblicazione, un romanzo visivo del lato oscuro della città turca.

Coşkun Aşar è cresciuto e ha studiato a Istanbul alla Facoltà di Comunicazione della Marmara University focalizzandosi sul cinema.

Nel 1995 scopre la fotografia dedicandosi pienamente a questo strumento e diventando presto un esponente della nuova Street Photography international.

Ha lavorato per riviste locali e straniere, giornali e agenzie, esponendo le sue fotografie in manifestazioni internazionali sia personali che collettive

È stato allievo di Ara Güler, uno dei maestri indiscussi della fotografia del Mediterraneo, al quale dedica questi scatti ai sobborghi di Istanbul

Il risultato è un reportage fotografico che non racconta soltanto vite al limite, ma si concentra sul cambiamento sociale e fisico della città e sui processi di trasformazione della stessa.

La mostra documenta anche un luogo e uno stile di vita che scompaiono.

Per farlo, Coşkun Aşar guarda alla propria vita e alle vite di coloro che si trovano nel suo ambiente circostante che diventano visibili quando le luci si spengono.

Negli ultimi venti anni ha seguito e osservato persone emarginate in un importante spazio storico e culturale della città, chiamato Beyoglu.

È diventato amico dei bambini di strada, membri delle gang, prostitute, papponi, insieme agli individui della comunità transgender che sono principalmente impegnati come lavoratori del sesso.

Lo chiama il lato oscuro di Istanbul, un’area in cui gli abitanti sono socialmente esclusi e isolati, eppure un’area che diventa viva di notte.

 

ORARI DI APERTURA

  • da lunedì a venerdì ore 9.30-13 / 15.30-19:30
  • Controllare nel sito prima di programmare la visita

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