Pronti per il rinvaso delle piante

Il rinvaso per curare e amare le piante

 

Rinvaso delle piante

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Rinvaso delle piante. Veduta del paesaggio toscano

La primavera è quasi alle porte, le giornate iniziano ad allungarsi e il sole è più luminoso e meno tiepido..

Si cominciano a vedere nei negozi e nei vari garden le prime piantine piene di fiori colorati, e in noi sboccia la voglia di gioia, di risveglio dal torpore invernale, e quindi di giardinaggio.

Iniziamo quindi a sistemare le piante che abbiamo a casa, per farle diventare ancor più belle e rigogliose.

Possiamo quindi prepararci a procedere con un rinvaso: tra marzo ed aprile se le piante ancora non hanno fiori, oppure a febbraio se fioriscono in primavera.

Questa pratica però può essere effettuata anche in autunno sempre che la pianta sia pronta per andare in riposo vegetativo. Se le piante fioriscono in autunno, invece, il rinvaso non deve essere fatto.

In estate si possono rinvasare, solamente nelle ore più fresche della giornata, le piante a fioritura invernale ma anche le piante grasse che non presentano fiori.

Non dimentichiamoci però che il rinvaso provoca un momento di forte stress alle piante; per questo se procedessimo con questa attività su di una pianta fiorita, molto probabilmente i fiori andrebbero persi. E’ per questo che molto spesso a seguito di un intervento di questo tipo, assistiamo ad una perdita di foglie.

Partiamo quindi con l’osservare attentamente le nostre piante per capire se necessitano del rinvaso.

Sia quelle da giardino che quelle da appartamento, per continuare la loro crescita hanno bisogno del rinvaso. Quando le radici della pianta hanno avvolto completamente il pane di terra del vaso, è arrivato il momento per intervenire.

Questo possiamo capirlo semplicemente osservando la parte inferiore del vaso: se dai buchi di scolo si intravedono le radici, è giunto il momento di intervenire.

I periodi migliori sono quindi la primavera e l’autunno, momenti nei quali vi è un cambiamento delle piante: nel primo caso un “risveglio”, nel secondo un “letargo” e quindi una riduzione dell’attività vegetativa.

Ma la natura ci offre una valida assistente per aiutare le nostre piante a trarre il massimo beneficio dal rinvaso, riducendo così lo stress subìto! Grazie alla Luna nella sua fase “crescente” offriamo alle nostre piante un intervento meno traumatico e più proficuo.

 

Vediamo assieme quali sono le fasi del rinvaso:

1) 24 ore prima del lavoro di rinvaso, irrigate abbondantemente la pianta: se le radici sono ben idratate subiranno meno stress. Se il pane di terra è ancora duro e molto compatto, anche appena prima del rinvaso potrebbe essere utile un’irrigazione per immersione. Il pane di terra sarà così più facile da eliminare. Procedete con l’estrazione della vecchia pianta dal vaso, afferrandola per la parte terminale del fusto, in prossimità della zona del colletto (dove il fusto penetra nel terreno).

2) Controllate bene le radici: se  sono fitte, con le mani districate delicatamente la matassa, ma attenzione a non spezzarle. Se all’esame alcune di esse presentano marciumi o ne vedete qualcuna di secca o danneggiata, tagliatele con un paio di forbici sterili.

In commercio ci sono diversi prodotti utili per la sterilizzazione degli attrezzi da giardinaggio.

3) Sul fondo del nuovo vaso, collocate un coccio con la concavità rivolta verso il basso e ricopritelo con circa 2 cm di argilla espansa. In questo modo si permetterà all’acqua di irrigazione di defluire senza creare ristagni ed evitando che si verifichino marciumi radicali.

Sopra lo strato di argilla espansa, aggiungete qualche manciata di terriccio specifico per la pianta che dovete travasare, quindi collocatela nel nuovo vaso e riempire, con nuovo terriccio, lo spazio tra il vaso e il pane di terra che avvolge le radici.

Per essere sicuri di coprire tutti gli spazi, pressate delicatamente il terriccio. E’ possibile anche aiutarsi con un bastoncino di legno, utile per distribuire (molto delicatamente) la nuova terra tra le radici della piante. Dopo il rinvaso, fate passare almeno 48 ore per somministrare la prima irrigazione e, se necessario, aggiungete altro terriccio portando a livello il terreno.

 

Errori da evitare quando si rinvasa una pianta:

  • Non interrate mai il colletto della pianta, se lo fate, potreste provocare dannosi marciumi
  • Interrate tutte le radici
  • Non concimare piante appena rinvasate. La radice sarà già stressata per il rinvaso quindi non sarà in grado di utilizzare i nutrienti presenti nel concime
  • Attendete almeno 48 ore per somministrare la prima irrigazione
  • Se usate un vecchio vaso, lavatelo e disinfettatelo accuratamente per evitare di esporre la pianta al rischio di malattie
  • Tenete conto che la pianta, dopo il rinvaso, potrebbe perdere le foglie e quindi concedetele un po’ di tempo per adattarsi prima di concimarla
  • Non rinvasare le piante appena acquistate, ma attendete il periodo più opportuno (primavera o autunno, oppure estate se si tratta di una pianta a fioritura invernale). Questo sarà il momento migliore per rinnovare anche il terriccio.

Le regole appena viste valgono per le piante grasse, per le aromatiche, per quelle da appartamento e anche per le piante grandi.

Per queste ultime si consiglia di avvolgere la chioma con dei teli prima di eseguire in rinvaso, viste le dimensioni importanti che può raggiungere.

Anche le piante grasse, a causa dei molti spini che possiedono, vanno maneggiate con cura. Una accortezza ancora più importante si dovrà quindi avere per la loro protezione e per le manovre da seguire per il rinvaso.

Per le piante da frutto, non procedere con il rinvaso né durante la fioritura né quando la pianta presenta dei fiori o frutti.

E con i coprivasi variopinti e gioiosi di Trehyus, rendiamo più felici le nostre piante e più allegre le nostre case!

 

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