Il contemporaneo nell’arte. Un’analisi attenta delle periferie, per rappresentare la cultura giovanile propria dei paesaggi post-industriali italiani
Capriccio 2000
TORINO – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane, 16 – Torino
Fino al 29 settembre 2019
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, fondata a Torino nel 1995, diffonde e promuove l’arte contemporanea.
L’obiettivo è quindi quello di avvicinare un pubblico sempre più ampio tramite corsi d’arte per adulti e un servizio di mediazione culturale per accompagnare il visitatore attraverso il percorso espositivo.
La Fondazione è inoltre promotrice di un programma di progetti sperimentali e interculturali.
Sostiene infatti gli artisti, anche tramite la committenza di nuove opere d’arte, il lavoro in sinergia con altre istituzioni per la diffusione e la valorizzazione dell’arte.
In particolare la Fondazione promuove da tredici anni il programma di residenze per giovani curatori, dal 2018 coordinata da Lucrezia Calabrò Visconti.
Il progetto si pone così il duplice obiettivo di sviluppare le capacità professionali e intellettuali di giovani curatori e quello di promuovere l’arte contemporanea italiana in ambito internazionale.
Capriccio 2000: la mostra che conclude la tredicesima edizione della Residenza per giovani curatori
I tre curatori selezionati per questa edizione sono dunque Rosa Tyhurst, Jeppe Ugelvig, Hannah Zafiropoulos.
Gli artisti in mostra sono: Dafne Boggeri, Caterina De Nicola, Andrea De Stefani, Lorenza Longhi, Andrea Magnani, Michele Rizzo, Giuliana Rosso.
Sono stati tutti invitati a focalizzarsi sulle periferie — percorrendo idealmente un’autostrada che dal torinese porta ai quartieri suburbani di Roma, attraversando Bergamo e Brescia – per rappresentare la cultura giovanile propria dei paesaggi post-industriali italiani.
Capriccio è dunque il metodo adottato per rappresentare il contemporaneo nell’arte.
Si tratta delle tecniche dell’assemblaggio creativo di elementi tra i più vari, materiali e immateriali, oggetti o immagini, staticità e movimento.
Elementi scelti proprio con l’obiettivo non tanto di rappresentare una “verità” sempre discutibile, ma per la capacità di creare sensazioni ed emozioni attraverso l’impatto estetico che l’opera produce.
Orari:
Giovedì 20.00 – 23.00
Venerdì Sabato e Domenica 12.00 – 19.00
Informazioni:
Tel: +39 011 3797600
Sito web: www.fsrr.org