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Nino Migliori. Forme del vero. Mostra a Bergamo fino al 30 settembre

Oltre 40 fotografie tra le più conosciute, tratte dalle serie: Gente, Muri e Manifesti strappati

 

Forme del vero di Nino Migliori

BERGAMO – Monastero di Astino
Valle d‘Astino – Bergamo

Fino al 30 settembre 2019

 

Forme del vero di Nino Migliori
Nino Migliori Série « Gente dell’Emilia », 1957, © Fondazione Nino Migliori, Bologna, Italie

 

Costruito dai monaci Vallombrosani nel 1107 il Monastero di Astino, si trova nell’omonima valle in comune di Bergamo.

L’edificio, dopo un lungo periodo di abbandono, riapre così in parte le sue porte al pubblico per merito di Fondazione MIA che nel 2007 ha acquistato il complesso conventuale.

In tal modo ha potuto così sottrarre il glorioso monastero dall’oblio in cui era decaduto e, con un cospicuo investimento economico, dare avvio alle prime operazioni di restauro.

Negli spazi già restaurati fino al 30 settembre sarà possibile visitare la mostra Forme del vero di Nino Migliori (Bologna 1926).

Artista considerato infatti tra i più autorevoli e multiformi ricercatori italiani nel campo della fotografia.

Inizia a fotografare nel 1948 oscillando tra immagini realistiche e una felice sperimentazione continua e mai interrotta sui materiali tra le più avanzate.

Sono in mostra oltre 40 fotografie tra le più conosciute, tratte dalle serie: Gente, Muri e Manifesti strappati, che hanno reso famoso in tutto il mondo l’autore emiliano.

Pioniere degli sconfinamenti tra fotografia e arte, Migliori ha elaborato immagini inedite attraverso la ricerca della dimensione del non visibile, partendo sempre dall’esplorazione delle superfici, quali catalizzatrici di profondità e di complessità.

Un alchimista dell’immagine che ha contribuito dunque con la sua opera a spingere sempre più là e più a fondo le possibilità espressive del linguaggio fotografico.

L’opera di Nino Migliori può essere letta come un unico grande poema.

Come evidenzia il curatore Corrado Benigni nel saggio introduttivo del catalogo edito in occasione della mostra” I suoi scatti non riproducono la realtà, bensì l’idea di realtà, servendosi semmai della fotografia come materiale espressivo, dalla straordinaria, inarrivabile referenzialità informativa e metaforica”.

 

Orari:
Da martedì a venerdì 18.00 – 22.00
Sabato e domenica 10.00 – 22.00
Lunedì chiuso

 

Informazioni:
Tel: +39 035.211355

E-mail: info@fondazionemia.it
Sito web: http://www.fondazionemia.it