Charlotte Prodger in mostra a Venezia fino al 24 novembre all’Arsenale Docks

Charlotte Prodger con SaF05

Arsenale Docks – San Pietro di Castello, 40

11 maggio – 24 novembre 2019

eventi-collaterali-biennale-arte-2019 — Eventi Collaterali Biennale Arte 2019

Scotland + Venice è una partnership tra Creative Scotland, National Galleries of Scotland e British Council Scotland.

Questa collaborazione è impegnata nello specifico a ricercare interesse da parte di curatori esperti e / o organizzazioni di arti visive per realizzare dunque un progetto da presentare in occasione delle Biennali di Venezia.

La proposta di Scotland + Venice per il 2019 entra così tra gli eventi collaterali riconosciuti dalla Direzione della Biennale.

Charlotte Prodger, vincitrice dell’edizione 2018 del Turner Prize, premio tra i più ambiti e prestigiosi dell’arte contemporanea, ha trascorso un periodo impegnato in una serie di residenze di ricerca e produzione presso il Cove Park.

È un centro di residenza artistica con sede in Scozia che garantisce a Venezia la cura della mostra con Linsey Young.

ll lavoro di Charlotte Prodger si contraddistingue quindi per l’utilizzo dell’immagine in movimento, realizzando video dal carattere fortemente poetico e introspettivo, coniugando così riflessioni su mitologia, paesaggio e identità di genere.

I video riescono perciò a rappresentare il mondo con le sue contraddizioni politiche, religiose e sociali.

A Venezia Charlotte Prodger con SaF05, presenta un video a canale singolo nato nello specifico dalla sua indagine sul tema “wilderness queer”.

SaF05 è l’ultimo lavoro di una trilogia di video iniziata con Stoneymollan Trail (2015), seguita poi da BRIDGIT (2016).

E’ un ciclo autobiografico che descrive l’accumulo di affinità, desideri e perdite che formano un sé mentre avanza nel tempo.

L’opera combina anche riprese di numerosi luoghi geografici (le Highlands scozzesi, il Deserto del Great Basin, il Delta dell’Okavango e le Isole Ionie oltre a molteplici fonti archivistiche, scientifiche e diaristiche.

La maggior parte dei lavori dell’artista riguarda la soggettività, l’autodeterminazione e la bellezza.